Rimango sempre stupita della potenzialità del volo.
Pensare in un solo week end di essere a Pisa, poi andare a Venezia, poi ad Asiago e tornare a Pisa, è una cosa incredibile; se tanti anni fa mi avessero raccontato che si poteva fare, avrei ascoltato in silenzio ed accettato con un po’ di scetticismo.
Questo è stato uno dei nostri week end primaverili.
Pochi giorni prima avevamo nuovamente visto il film “The Tourist” interpretato dalla bellissima Angelina Jolie e dal mitico Johnny Deep ambientato tra Parigi e Venezia.
Francesco mi chiede: “Ti va di andare a visitare Venezia?”
“Wow come no! Venezia la città romantica per eccellenza!”
“E se dal mare andassimo ai monti?”
Se penso ai monti, in quelle zone, non posso che immaginare se non di fare tappa ad Asiago!
Manco a dirlo ero già a pensare alle borse, mentre Francesco pianificava la rotta e le cose da visitare.
Nella mia collaudata mini-borsa: jeans e scarpe da tennis, qualche maglietta estiva, visto il caldo che si preannunciava, qualcosa di più pesante per la tappa ad Asiago e l’immancabile diffusore “retrattile”, da applicare al phon, con poco ingombro e molta resa.
Si parte di sabato mattina direzione Lido di Venezia.
E’ una rotta che adoro, che in circa 1,30 h ci porta dalla nostra avio-superficie, nella Valdera in provincia di Pisa, a Venezia Lido e ci permette di ammirare un panorama stupendo: la zona del delta del Po, il Lido di Venezia e Venezia dall’alto!
Si atterra verso le 10 circa, si scaricano i bagagli, l’aereo ben coperto e fissato a terra, si pagano le tasse (12 €) e via pronti per dirigerci verso l’hotel.
L’Hotel Villa Mabapa, dove abbiamo soggiornato, si raggiunge in circa 10 minuti di passeggiata dall’aeroporto, ed è situato nella lingua di terra del Lido di Venezia, vicino alle spiagge e da dove in pochi minuti di battello (a/r 7 €), è possibile raggiungere il cuore della città.
Dopo il check-in e depositato le nostre borse, ci siamo diretti verso l’imbarco.
In una primaverile e non troppo affollata giornata di maggio è iniziata la nostra visita della meravigliosa e magica città di Venezia.
Per il pranzo ci siamo fermati in uno dei molti locali turistici in prossimità del Ponte di Rialto, poi abbiamo proseguito la nostra visita, compresa la chiesa dove è stato girato il film con Harrison Ford: “Indiana Jones e il tempio maledetto”.
Dopo averla percorsa in lungo e in largo, abbiamo pensato, nel pomeriggio inoltrato, di fare rientro al nostro hotel e prepararci per una gustosa cenetta al Lido.
Passeggiare per il Lido di Venezia è piacevole e rilassante.
Percorrendo la Riviera S. Nicolò abbiamo ammirato la particolare ambientazione: da un lato ville liberty dall’aria un po’ retrò, dall’altro, la laguna Veneta, che al tramonto regala scorci bellissimi sulla città, con le montagne in lontananza che incorniciano il tutto come un bellissimo quadro.
Per la nostra cena, abbiamo scelto il “Ristorante Glacial”, nel grande viale Santa Maria Elisabetta: pesce freschissimo e personale molto gentile; naturalmente l’abbiamo fatta precedere da un ottimo spritz nel locale “Al Canton”, a pochi metri dall’imbarco dei vaporetti.
Il giorno seguente dopo un’abbondante colazione nel giardino dell’hotel, ci siamo incamminati verso l’aeroporto e siamo partiti in direzione Asiago.
La distanza in volo tra Venezia ed Asiago è inimmaginabile: in circa 30 minuti siamo passati dal mare ai monti e siamo finalmente atterrati all’Aeroporto di Asiago.
Forte Interrotto
L’aeroporto, a 3409 ft di elevazione (circa 1039 metri), è il più alto aeroporto d’Italia; splendidamente gestito dal Direttore Mauro, da Mara e da tutto il gentilissimo staff, è dotato di n. 2 appartamenti e n. 4 camere chiamate con i nomi di aerei storici: Fiat, Nieuport, Ansaldo e Breda.
Gode di un bellissimo ristorante chiamato appunto “Ristorante 3409 ft, dove è possibile degustare i piatti tradizionali, sapientemente cucinati dallo Chef Alessandro, nonché vini e prosecchi prodotti dalla Tenuta 2 Castelli di Zago Gasparini, che abbiamo avuto il piacere di visitare una volta in auto nella zona di Conegliano Veneto.
Questo il loro sito, mentre questi i nostri vini preferiti: Rosso Bruno e Prosecco Superiore Millesimato.
Asiago è per noi una perla rara, un tuffo al cuore ogni volta che abbiamo la possibilità di tornare in questa incantevole meta turistica.
Asiago, e tutto l’Altopiano dei 7 Comuni (in totale oggi 8), non è solo splendida per la sua natura e i suoi colori, ma è un grande libro aperto sulla storia della Grande Guerra: sentieri segnati dalle trincee, forti da visitare, passando da pascoli a bassa quota a percorsi rocciosi a quote più elevate.
Per non parlare della cucina locale e i prodotti tipici, primo fra tutti l’Asiago, formaggio DOP, assolutamente da provare e da portare a casa.
Il punto di riferimento dove acquistarlo è il Caseificio Pennar.
La mattina l’abbiamo quindi dedicata agli acquisti “alimentari” e dopo un favoloso pranzo presso il Ristorante 3409 ft, siamo partiti per il rientro a casa.
Abbiamo lasciato Asiago, l’altopiano e le Dolomiti alle spalle, già con il pensiero a quando ritornare: Asiago è bellissima e piena di eventi in ogni stagione!
In circa 1 h e 30 minuti, siamo rientrati alla base, con una sosta caffè-carburante intermedia.
Un bellissimo week end tra il mare e i monti!
Alla prossima rotta!
Qui alcuni video:
Atteraggio a Venezia Lido
Altopiano di Asiago
Altopiano di Asiago con la neve
Portule e Cima XII
E ora andiamo a cucinare…Ecco qua qualche idea con il Formaggio Asiago.
Cocottine di uova, fonduta di Asiago e tartufo
Strudel di verdure e Asiago, ricetta veloce
Pizzoccheri radicchio, rucola ed Asiago
Orecchiette con asparagi ed Asiago alla carbonara
Courgettes Sfogliatine, salsiccia ed Asiago
Crostini di canederli speck ed Asiago
Crocchette di pollo Asiago con crema di peperoni e pomodorini secchi
Quadrotti di polenta ai funghi, cotto ed Asiago
Finte capesante al salmone, verdure ed Asiago